giovedì 6 maggio 2010

Lui e il primo bacio


Uno dei baci più belli che abbia ricevuto l'ho ricevuto da Lui.
Era fine dicembre e ci eravamo accordati per un pranzo insieme.
Prima di quel allora non lo avevo mai baciato.
Appuntamento ore 13 davanti alla mia agenzia,mi arriva un sms a mezzogiorno "Arrivato", "cazzo,è già qui!!" ho pensato.
Scoprirò poi che è uno dei suoi pregi arrivare sempre in anticipo.
Lo aspetto fuori dalla porta d'entrata dell'agenzia,a Milano si gela,ma non so come,non sento freddo.
Lo vedo in lontananza,dalla sua espressione noto che mi ha visto.
Arriva e lo bacio sulle guancie,mmmh...mi piace il suo odore.
Lo faccio accomodare e si siede davanti a me,dall'altra parte della scrivania,iniziamo a chiaccherare...e si,è davvero piacevole.
Devo aspettare le 13.30 per poter chiudere l'agenzia e andare a pranzo.
Percepisco la sua voglia di baciarmi e di starmi più vicino,vorrebbe non darlo a vedere,ma so che non vede l'ora di assaggiarmi.
Ogni tanto gli cade l'occhio sulla mia scollatura,è molto discreto,ma a me non sfugge niente.
Ora di pranzo,spengo la luce,abbasso la clair (o come cazzo si scrive) e mi dirigo verso l'attaccapanni che è in un angolo,al coperto da sguardi indiscreti, della mia agenzia.
Siamo molto vicini,c'è poco spazio.
Mi prende,mi tira a se e mi bacia.
Un bacio lungo,morbido,alla menta.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Non è possibile,Lui è timido,Lui che prende l'iniziativa?
Mi ha talmente sorpresa e mi è talmente piaciuto questo bacio che non volevo più staccarmi dalle sue labbra,sarei rimasta li' in piedi,per ore.
Il poco spazio poi,rendeva il tutto ancora più eccitante.
Oggi ci siamo scritti qualche sms e abbiamo ricordato quel bacio.
Bacio inaspettato,desiderato da tempo,uno dei baci più belli mai ricevuti.
Posso non Amarlo???

lunedì 3 maggio 2010

Una Fata Ignorante


"Secondo l'insegnamento dei suoi discepoli,Socrate professò sempre la sua ignoranza,in contrapposizione a coloro che continuavano a sostenere di essere sapienti.
Socrate in loro risposta affermò che, essendo conscio della propria ignoranza, egli era più saggio di coloro che, essendo ignoranti, continuavano a professare la propria sapienza (teoria della dotta ignoranza). La consapevolezza del sapere di non sapere è una coscienza e una verità evidente e innegabile, che dimostra intanto che la verità e la coscienza esistono e sono possibili (essendovene una). Socrate pose il sapere di non sapere a fondamento di qualunque altra verità e conoscenza."
Tratto da Wikipedia

Ok,è evidente che nel mondo c'è qualcuno che conosce più di me,che ha un linguaggio più forbito del mio e che saprebbe stendermi con le parole come un pugno in pieno viso.
Ma non lo so,trovo comunque poco elegante e poco simpatico sbattere in faccia a chiunque il proprio sapere con l'unico scopo di far sentire la persona con cui si sta discutendo un emerito coglione.
Quando percepisco che davanti a me ho una persona che probabilmente ha un linguaggio meno forbito del mio,evito di eleggermi a paladina della conoscenza.
Ma io sono fatta così,mica posso pretendere che anche gli altri siano fatti così.
Allora ci convivo,sperando sempre che la gente abbia gli occhi liberi dalle fette di salame.

"Nel buddismo, l'ignoranza è un concetto fondamentale: l'ignoranza è descritta come un velo, che induce le passioni e causa le rinascite"
Ecco spiegate molte cose di me.
;-)

Le Fate Ignoranti,amo questo film.